Come il machine learning potrebbe SOSTITUIRE i manager in azienda…
La domanda è volutamente provocatoria: mi serve un manager in azienda? Uno che prende decisioni sulla base dei dati, del suo intuito e della sua esperienza. Uno che gestisce risorse, finanze, persone e ha (o dovrebbe avere) delle competenze trasversali che costituiscono il suo background culturale e che sono caratteristiche della sua unicità.
Oppure…
Il nuovissimo MLM (machine learning manager) in grado di analizzare i big data interni ed esterni in tempo reale, trarre da questi conoscenza per capire il contesto e valutare centinaia (migliaia) di possibili scenarios per poi elaborare un modello predittivo e ottimale su come allocare le risorse, dove spendere, dove investire, quali campagne marketing fare e come farle per risultare efficaci.
La VERA business intelligence all’ennesima potenza che non si basa su intuito e sensazioni ma su dati oggettivi e prende decisioni orientate al risultato.
Peraltro sempre fedele all’azienda senza quindi il rischio che si porti via i clienti e…non vuole neanche l’aumento 😂.
La macchina che impara e apprende e, adeguatamente “formata”, viene messa a capo di un progetto o a capo di un dipartimento o di una business unit intera.
Fantascienza? Fantasia? Utopia?
Per ora forse si, ma solo per ora.
La digital revolution sta toccando tutti i settori e tutti gli ambiti e non passerà molto tempo entro cui i manager dovranno preoccuparsi più dei semplici impiegati per il loro posto di lavoro.
Il manager rischia, usa la strategia, l’intuito, le analisi e i dati a sua disposizione ma…in definitiva si basa su informazioni ed esperienze limitate.
La macchina no! Non rischia, prende decisioni calcolate come il migliore possibile scenario tra mosse e contromosse e può tenere conto in tempo reale dei competitor e avere in memoria tutto il bagaglio esperienziale dei più famosi “strateghi” delle migliori aziende del mondo, analizzandone le decisioni e il modus operandi in vari contesti.
La macchina ha la capacità di calcolo per poterlo fare. Certo, le decisioni, per quanto basate su dati solidi, non saranno sempre perfette e l’ultima parola spetterà sempre e comunque al CEO, ma…
Attualmente esistono già software che fanno quasi tutto questo: software di business analytics che, sulla base dei dati, delle info, dei report ecc DICONO al manager cosa deve fare, cosa deve decidere.
E allora il manager a cosa serve? Tagliamo un passaggio e teniamo solo il software?
No, al momento no. Ma il rischio esiste ed è meno remoto di quanto si pensi.
Come fa Amazon a sapere con precisione cosa voglio comprare ancora prima che lo sappia io? Spotify a suggerirmi musica in base ai miei gusti e più ascolto e più li conosce, li apprende, si adatta. Netflix sa cosa guardo, quando lo guardo, per quanto tempo e se metto in pausa per andare in bagno… Se cerco una succursale bancaria su Google, è in grado di dirmi in quali orari c’è maggiore affluenza e quindi posso evitare oppure il traffico in tempo reale in un tragitto…
Come fanno? Con dei manager che decidono cosa farmi vedere, sentire, leggere, comprare?
No! Con algoritmi, con delle macchine… adattandosi, imparando, sostituendo il manager che prenderebbe quel tipo di decisioni. E funzionano male? Ovviamente no.
Prendiamo una Digital Company del settore entertainment (ad esempio). Il country manager scopre che in Italia vanno per la maggiore le fiction a sfondo storico e cosa fa? Decide di far produrre una nuova fiction centrata sulla vita proprio di un personaggio centrale del rinascimento (ad esempio) o la storia segreta degli avvenimenti che si celano dietro ad un determinato evento catalizzatore.
Cast stellare, plot (trama) ben congegnata, episodi ben calibrati, show runner a far marciare il tutto e….magia! Il successo arriva (e la stagione 2 e la 3 ecc). Ma se queste analisi arrivano dai dati, e il MLM ha valutato il mercato, i competitor, il sondaggio fatto alla signora Pina che vuole vedere scene d’azione e mille altri dettagli e dopo aver elaborato tutto “decide” autonomamente di far produrre questa serie cosa è successo? Il country manager dei contenuti serve ancora?
(Continua…)
DISCLAIMER
Naturalmente ogni atto, fatto, indicazione relativa alle aziende citate o suggerite è a puro titolo di esempio, non basato su alcuna notizia fornita dalle aziende ma solo su supposizioni e con scopo di esempio divulgativo.